Accedere al consultorio familiare

Descrizione

Accedere al consultorio familiare

Il consultorio familiare è un servizio socio-sanitario composto da:

  • consultorio familiare
  • servizio per la protezione e tutela dei minori.

Il consultorio ha prevalentemente funzioni di prevenzione, consulenza e cura dei problemi inerenti la gravidanza, la maternità e paternità responsabili, il periodo puerperio, le richieste d'interruzione volontaria della gravidanza, le problematiche relazionali affettive, sessuali e intrafamiliari del singolo, della coppia o dell'intero nucleo famiglia.

Tali funzioni andranno realizzate in collegamento con la rete dei servizi sociali dei Comuni, con la scuola e gli organi giudiziari deputati alla tutela dell'infanzia ed alla giustizia minorile.

L’equipe del servizio è formata da: ginecologa, ostetrica, assistente sociale, psicologa ed educatrice. Il consultorio familiare si rivolge al singolo, alla coppia e alla famiglia
Particolare attenzione viene rivolta all’assistenza alle donne prima e dopo il parto attraverso controlli della gravidanza fisiologica, corsi di preparazione al parto e sostegno nel dopo parto.

Approfondimenti

Il servizio tutela e protezione minori Ulss si occupa della valutazione e attuazione d'interventi socio-sanitari necessari alla tutela dei minori e interventi a favore delle loro famiglie costruendo percorsi d'aiuto, di protezione e di cura ai minori e famiglia in situazione di grave trascuratezza, maltrattamento e abuso sessuale.

Per ulteriori informazioni, contatta:

Equipe tutela minori bussolengo:

Psicologa, tel.: +39 045 6712655 

Assistente sociale, tel.: +39 045 6712571 

Assistente sociale, tel.: +39 045 6712654.

 

Segreteria consultori e tutela minori, tel.: +39 045 6712800.

 

Segreteria amministrativa, tel.: +39 045 6338474.

 

Centro per l'affido e la solidarietà familiare:

Psicologa, assistente sociale o educatrice professionale, tel.: +39 045 6712116.

La Regione Veneto promuove, coordina e monitora lo sviluppo del sistema dei servizi a favore dell’adozione al fine di assicurare a ogni bambino e alla sua famiglia la possibilità di vivere al meglio l’esperienza dell’incontro, dell’accoglienza e della crescita nell’ambito del percorso adottivo.

Per ulteriori informazioni contatta la direzione servizi sociali di Regione Veneto:

tel.: +39 041 2791403

e-mail: servizio.famiglia@regione.veneto.it.

L'affidamento familiare è un intervento di aiuto e sostegno ad un minore e alla sua famiglia. Grazie all'affidamento familiare, il minore incontra una famiglia che temporaneamente lo accoglie e che si impegna ad assicurargli una risposta adeguata ai suoi bisogni affettivi, educativi e relazionali. L'affidamento è temporaneo e dura il tempo necessario affinché la famiglia naturale recuperi la capacità di occuparsi del figlio.

Il servizio è rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo a soddisfare i loro bisogni affettivi ed evolutivi.
Il servizio si pone i seguenti obiettivi:

  • promuovere l'inserimento positivo in tutti gli ambienti di vita e costruire una valida rete di rapporti sociali
  • offrire una collocazione serena fino a quando sia venuta meno la situazione di difficoltà temporanea del proprio nucleo familiare di origine
  • sostenere la famiglia di origine momentaneamente in difficoltà, aiutandola a riacquistare competenze e capacità affettive ed educative, proprie dei genitori.

L'affido familiare è disposto dai servizi sociali dell'ASL e del Comune previo consenso dei genitori o del tutore. È reso esecutivo dal giudice tutelare nel caso di affidamento familiare consensuale; nel caso manchi l'assenso dei genitori o del tutore è disposto dal tribunale per i minorenni.

Durante il periodo di affidamento familiare i contatti con la famiglia d'origine sono regolati dal servizio sociale o prescritti dall'autorità giudiziaria qualora non venga effettuato in regime di consensualità.

Il servizio sociale è impegnato a sostenere con interventi specifici sia il nucleo d'origine che la famiglia affidataria.

Sono necessari incontri di formazione gestiti tra ULSS, Comune e associazioni attive nel settore, che vengono organizzati a favore delle famiglie che intendono svolgere l'esperienza dell'affido. Al termine del corso le famiglie seguiranno un percorso approfondito individuale che permetterà di individuare l'abbinamento più idoneo.

L'equipe del servizio affidi è sempre disponibile per offrire un supporto in itinere alle famiglie affidatarie.
Un percorso simile avviene per le famiglie affidatarie disponibili alle esperienze diurne o temporanee. Questo intervento verrà definito in stretto rapporto con il servizio sociale di base.

Ottenere l’affidamento di un bambino significa sostenerlo per un tratto del suo percorso di vita.

L'affido solleva il bambino e la sua famiglia da situazioni di temporanea difficoltà. I rapporti tra la famiglia affidataria e i genitori naturali, regolati da un accordo, avvengono nel rispetto dei diritti di entrambi.

L’affido può essere diurno (ad esempio i pomeriggi o le mattine) oppure residenziale (per tutta la giornata). In ogni caso, non può superare i due anni.
L’attività consiste nella valutazione di nuove famiglie che si sono dimostrate disponibili all'affido, nella realizzazione di un percorso formativo rivolto sia agli operatori che alle famiglie affidatarie, nell’apertura di uno sportello informativo itinerante nelle tre sedi distrettuali dell'azienda, gestito dalle stesse famiglie affidatarie.

Per ulteriori informazioni contatta:

Segreteria consultori e tutela minori ULSS 9 di Scaligera, tel.: +39 045 6712800 

È un appoggio offerto alla famiglia o al minore per alcune ore al giorno da parte di un‘altra famiglia vicina di casa anche senza figli o di una struttura di tipo familiare (Gruppo Famiglia).

Il servizio è rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo a soddisfare i loro bisogni affettivi ed evolutivi.

Il servizio si pone i seguenti obiettivi:

  • promuovere l'inserimento positivo in tutti gli ambienti di vita e costruire una valida rete di rapporti sociali per il bambino
  • offrire una collocazione serena fino a quando sia venuta meno la situazione di difficoltà temporanea del proprio nucleo familiare di origine.
  • sostenere la famiglia di origine momentaneamente in difficoltà, aiutandola a riacquistare competenze e capacità affettive ed educative, proprie dei genitori.

Il semi affidamento si distingue, a seconda delle caratteristiche, in semi-affido di sostegno e semi-affido educativo. Il minore deve essere seguito prevalentemente nell’abitazione dell’affidatario e comunque non più di cinque giorni la settimana, salvo impedimenti particolari o situazioni particolari.

Per ulteriori informazioni contatta:

Segreteria consultori e tutela minori ULSS 9 di Scaligera, tel.: +39 045 6712800